Area Archeologica Piano della Civita di Artena
Situata a circa 1 km dal centro abitato, l’area archeologica è strettamente connessa al Museo Civico “Roger Lambrechts” di Artena.
Dislocata in un contesto paesaggistico spettacolare, offre un panorama che spazia dall’imbocco della Pianura Pontina ai Castelli Romani, fino ad abbracciare i Monti Prenestini e alla Valle del Sacco.
Visitando il sito si possono rintracciare le rovine di un abitato vissuto tra l’età tardo – arcaica (inizi del V sec. a.C.) e l’età medio – repubblicana (IV – III sec. a.C.), disposto a 631 m. s.l.m., in posizione dominante e di controllo sulla sottostante vallata.
Le tracce più antiche di frequentazione dell’area sembrano risalire all’età eneolitica, come sembrerebbe suggerire il ritrovamento di una piccola ascia in pietra vulcanica, rinvenuta nel corso degli scavi condotti dall’archeologo belga Roger Lambrechts, ed oggi esposta presso il museo civico artenese.
E’ possibile ammirare i cospicui resti della cinta muraria difensiva in opera poligonale che delimitava un’area di circa 30 ettari e lungo la quale dovevano aprirsi almeno tre porte principali, delle quali, l’unica documentata e riportata alla luce è la così detta “Porta Scea”, sita sul limite meridionale del pianoro. L’area interna dell’abitato mostra ancora le tracce di un’organizzazione regolare, scandita da terrazzamenti in opera poligonale, tra i quali si distingue, per le dimensioni, il terrazzamento della parte alta del piano. Sul pianoro retrostante sono ben conservate le rovine di una villa rustica romana, vissuta tra il I sec. a.C. e il II sec. d.C., ancora in corso di studio.
Molti dei manufatti rinvenuti durante le campagne di scavo condotte nel sito sono esposti presso il Museo Civico “Roger Lambrechts” di Artena.
L’area è liberamente accessibile.
Per ricevere informazioni su specifiche visite guidate è possibile contattare il Museo Civico “Roger Lambrechts” di Artena.