Area 2 – Itinerario 5
Due borghi museo: alla scoperta di Castel San Pietro Romano e Poli
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Museo Diffuso di Castel San Pietro Romano (museo I – Castel San Pietro)
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Valle delle Cannuccete (luogo di interesse I – Castel San Pietro Romano)
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Centro storico di Poli (luogo di interesse II – Poli)
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Palazzo Conti (museo II – Poli)
Il viaggio del nostro “grand turista” alla scoperta di due dei più bei borghi museo nella zona dei Monti Prenestini non può non far tappa nelle cittadine di Castel San Pietro Romano e Poli. Se il nostro viaggiatore ama passeggiare tra vicoli e boschi, osservare affreschi e scoprire curiosità sulla storia artistica e cinematografica contemporanea, questo è il percorso che fa per lui!
L’inizio del viaggio comincia da Castel San Pietro Romano che, fondato nella tarda età del bronzo, divenne l’antica acropoli prenestina dove si svolgevano i riti legati alle pratiche dell’augurium e dell’auspicium. Cinto da possenti mura poligonali datate al VI secolo a.C., è possibile ancora oggi osservarle in uno dei percorsi principali del MuDi – Museo Diffuso di Castel San Pietro Romano. Nato nel 2016, il MuDi ha l’obiettivo di raccontare la storia del territorio prenestino e accogliere il visitatore per farlo immergere in un passato glorioso fatto di storia, archeologia, arte e tradizione. Rinnovato nel suo allestimento nel 2024, il MuDi trova il suo cuore nella Sede espositiva di Palazzo Mocci, edificato nel ‘700 dalla famiglia da cui prende il nome, in una delle numerose trasformazioni urbanistiche a cui il borgo fu sottoposto a partire dal dominio dei Barberini. Le tre sale del museo raccontano il Paesaggio Naturale del paese e le sue trasformazioni dalla Protostoria all’Ottocento attraverso reperti, fotografie, video e installazioni digitali, con particolare attenzione rivolta alla figura di Adolfo Porry Pastorel, il padre del fotogiornalismo italiano che fu sindaco di Castel San Pietro Romano dal 1952 al 1960. Parte significativa dell’allestimento museale è poi quella riservata alla storia cinematografica del paese, divenuto set di tanti film del Neorealismo italiano, tra cui Pane, amore e fantasia. Il percorso si conclude con una quarta sala dedicata al progetto MuDi Reality+ che, grazie alla realtà aumentata, trasporta il visitatore in un vero e proprio viaggio nel tempo, regalando un’esperienza immersiva alla scoperta della Rocca dei Colonna, uno dei punti panoramici più belli del borgo, dove si svolgono molte iniziative culturali e astronomiche e da cui si riesce a godere della vista dell’intero territorio prenestino.
Dopo la visita al museo, il visitatore può passare, così, alla scoperta degli scorci, dei vicoli e delle bellezze del borgo che vanta questa illustre storia. A partire dall’alto medioevo, infatti, il sito divenne sede di un monastero benedettino in cui soggiornò anche papa Gregorio Magno. Nel XII secolo il territorio entrò nei feudi della famiglia Colonna che qui vi edificò un castrum con funzione strategico-militare: la rocca venne distrutta una prima volta da papa Bonifacio VIII e poi da papa Eugenio IV nei numerosi scontri tra la casata Colonna e il papato, per essere poi ricostruita nel 1482 da Stefano Colonna con funzioni civili. Castel San Pietro Romano non è però solamente storia antica e contemporanea in quanto, a pochi km di distanza dal centro abitato si situa la Valle delle Cannuccete, un’area naturale protetta di circa 20 ettari dichiarata Monumento Naturale nel 1995. Qui il nostro visitatore può scegliere tra numerosi percorsi di trekking alla scoperta della flora e fauna del territorio submontano del Lazio e scorgere i resti dell’antico acquedotto preromano datato al VI secolo a.C., che ha fornito le risorse idriche necessarie alla città di Palestrina fino alla metà del secolo scorso.
Dopo una breve pausa ristoratrice, il percorso del nostro viaggiatore alla scoperta dei piccoli borghi museo può riprendere alla volta di Poli. Piccola cittadina di soli 2200 abitanti circa a 40 km a est di Roma, fra Tivoli e Palestrina, è nota per il suo legame storico con la famiglia Conti. Il turista che vi giunge per la prima volta viene colpito per il suo straordinario aspetto di insediamento medievale simile a un quadro: la cittadina si presenta, infatti, lunga e stretta, raccolta su un’affilata penisoletta di roccia tale da suggerire la visione di una nave. Una cittadina gioiello che si rivela, se visitata con calma, un piccolo mondo fuori dal tempo: vie strette, scorci panoramici, numerose e pregiate chiese e il solenne palazzo baronale. La passeggiata del nostro curioso viaggiatore inizia da Piazza Conti, la piazza principale di Poli alla quale si arriva appena si entra nel paese antico, un tempo detta “Piazza della Corte”: costruita nella seconda metà del XVI secolo, è dominata dal grandioso Palazzo Ducale, di fronte a cui inizia la Via Maestra da cui si dipartono a spina di pesce i tanti vicoli che caratterizzano il borgo. Meglio noto come Palazzo Conti dal nome della famiglia che lo ereditò e che a lungo vi visse, il Palazzo Ducale risale nella sua parte più antica al X secolo, ma attualmente appare nella sua veste cinquecentesca completamente rinnovata dall’architetto aretino Lombardo. Di aspetto quadrangolare, è costruito sul grande blocco tufaceo su cui si erge tutto il paese, svettando su di esso: all’interno del Palazzo, interamente decorato ad affresco, corrono in successione, un androne fregiato di grottesche, un cortile abbellito con pitture, una splendida fontana in stile barocco, l’appartamento di Torquato I – oggi sede del Comune – e gli alloggi di Lotario II al piano nobile, ove nacque Papa Innocenzo XIII. Il complesso degli affreschi del salone centrale del piano nobile e di quello attiguo, secondo il Pelliccioni, sono opera di Bernardo Cesari, fratello del Cavalier d’Arpino su disegno di quest’ultimo.
Di questo eccelso artista è, invece, l’Affresco di San Francesco conservato nella piccola Cappella posta nella parete di destra del salone, mentre alcuni dipinti dell’appartamento al pianterreno, detto un tempo di Torquato I, sono attribuiti a Giulio Romano, il più grande fra gli allievi di Raffello e tra i più celebri pittori del Rinascimento.
Dalla Via Umberto, la strada principale che divide in due il paese antico da Piazza Conti fino all’estremità opposta, si dipartono gli stretti e caratteristici vicoli del paese che portano verso gli edifici principali, soprattutto religiosi. Tra questi, vanno sicuramente segnalate per pregio artistico: la seicentesca Chiesa di San Pietro Apostolo, emblema del paese con il suo svettante campanile, con otto cappelle laterali dotate di notevoli stucchi, molti affreschi anneriti dal tempo e interessanti quadri tra cui quello nella prima cappella di sinistra intitolata a Sant’Andrea Apostolo del quale è raffigurato il martirio realizzato dal francese Borgognone; la quattrocentesca Chiesa di Sant’Antonio Abate, sita nella parte più bassa del paese del XIV secolo, a pianta rettangolare con abside di fondo e copertura a capanna, presenta tre piccole cappelle del XV secolo affrescate; l’ex Chiesa di San Giovanni, edificio della fine del 1300 caduto in rovina già qualche secolo dopo, dove spiccano per interesse e pregio gli affreschi di buona fattura umbro-toscana conservati nella tribuna e nell’abside. Recentemente riqualificata, l’ex chiesa è stata trasformata nel 2022 in una sala polivalente destinata alla comunità in cui la rigenerazione sul piano culturale e sociale potesse coniugare la tutela dei contesti storici urbani con la necessità di costruire spazi dove gli abitanti tornassero di nuovo a risiedervi e a vivere in maniera coesa e omogenea.
Consigli e curiosità
- Consigliamo di fare visita a Castel San Pietro Romano sia in estate che nel periodo natalizio quando, nel poetico quadro della Rocca dei Colonna, prende vita il Presepe Artistico a grandezza naturale.
- Anche Poli è stata caratterizzata dal suo momento cinematografico negli anni ‘60 quando, il regista Dino De Laurentis acquistò Villa Catena, un’imponente villa a soli 4 km dal centro cittadino, per adibirla a set di riprese. Fatta costruire per volere di Torquato Conti nel 1563 probabilmente dall’architetto Giovanni Antonio Dosio, presentatogli dal celebre letterato Annibal Caro, da progetto doveva avere l’aspetto e la solidità di una fortezza con torrette laterali, avancorpi ad angolo acuto e posti di guardia tutt’intorno, a cui vennero poi aggiunte modifiche dopo il 1820 quando ne divennero proprietari i Torlonia che si dedicarono soprattutto agli affreschi interni. Le origini del nome deriverebbero dal nome delle terre su cui svetta la villa, dette appunto “Catena”, su cui i Conti dominavano già nel XIII secolo. La villa si estende, infatti, su un poggio in dolce declivio ampio circa 84 ettari da cui si allarga una bellissima vista della campagna romana e dei Castelli.
Contatti e orari
Museo Diffuso di Castel San Pietro Romano
Castel San Pietro Romano (RM), Piazza San Pietro 1
Info: direzionemuseodiffusocspr@gmail.com / www.castelsanpietroromano.net
Orari: dal martedì alla domenica e festivi 10:30-13:00 / 16:00-19:00 (gli orari cambiano in base alle stagioni)
Valle delle Cannuccete
Castel San Pietro Romano (RM), Via Vittorio Veneto
Info: +39069535811
Orari: sempre aperto al pubblico
Centro storico di Poli
Poli (RM), Piazza Conti
Info: Tel. (+39) 06.9551002 | info@comune.poli.rm.it
Orari: sempre aperto al pubblico
Palazzo Conti
Poli (RM), Piazza Conti
Info: Tel. (+39) 06.9551002 | info@comune.poli.rm.it
Orari: su prenotazione