Area 2 – Itinerario 2

Ferrovie e treni giocattolo: un viaggio tra Colonna, San Cesareo e Zagarolo

1. Ferrovia-Museo della Stazione di Colonna (museo I – San Cesareo)

2. Palazzo Baronale (luogo di interesse I – Colonna)

3. Chiesa di San Nicola di Bari (luogo di interesse II – Colonna)

4. Museo del Giocattolo di Zagarolo (museo II – Zagarolo)

5. Porta di San Martino (luogo di interesse III – Zagarolo)

6. Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo (luogo di interesse IV – Zagarolo)

Come qualsiasi viaggio che si rispetti, anche quello del nostro visitatore inizia con un mezzo di trasporto. Sia nella sua forma reale che in quella fiabesca del giocattolo, sarà il treno a costituire il fil rouge di questo itinerario nella storia di Colonna, San Cesareo e Zagarolo.

Il percorso del nostro turista inizia, quindi, dalla Ferrovia-Museo della Stazione di Colonna: attualmente situato nel territorio comunale di San Cesareo sulla Via Casilina, il museo nasce con l’intento di preservare memorie, materiali e un ultimo tratto di binario della vecchia linea ferroviaria Roma-Fiuggi-Frosinone. Il suo nome rimanda alla centenaria stazione di Colonna in cui la Ferrovia-Museo si trova, stazione di cui oggi si conservano ancora alcuni fabbricati storici — in particolare il fabbricato viaggiatori, che ospitava anche l’abitazione privata del capostazione, e il magazzino merci — insieme a una collezione di rotabili. Un vero viaggio nel tempo che fa tappa anche all’epoca della Seconda Guerra Mondiale di cui, per via dell’importanza strategica della Via Casilina, la ferrovia e la stazione di Colonna sono state testimoni attive.

Dalla Ferrovia-Museo, il viaggio prosegue nel paese più piccolo dei Castelli Romani, che è proprio Colonna: dalla sommità di una collina, la cittadina presiede un panorama favoloso che gode di una placida morfologia. Le sue origini si legano probabilmente all’espugnazione da parte dei Romani di Labicum, di cui Colonna divenne erede diretta. Il periodo in cui, però, il paese fiorì realmente fu il medioevo quando, dotata del castellum Colupna, divenne dominio della casata Colonna fondata da Pietro dei Conti di Tuscolo nel 1101. Il feudo venne poi ceduto al cardinale Ludovisi nel 1662 e da lui arrivò alla famiglia Rospigliosi-Pallavicini, tenutaria del borgo fino alla conquistata autonomia nel 1848. Del passato rinascimentale rimangono i resti del Palazzo Baronale eretto nel ‘500, ma ora visibile solo dall’esterno: di questo colpiscono le notevoli dimensioni, la veste nobiliare e il grande portale a bugnato; sul retro presenta un doppio ordine a cinque fornici. Anticamente esso occupava un intero isolato ma, con la costruzione della Chiesa di San Nicola di Bari, il lato sud-est dell’edificio venne radicalmente modificato. 

Edificata in stile barocco a partire dal 1753 per volere del principe Nicola Pallavicini, la Chiesa di San Nicola fu progettata dall’architetto Carlandi e fatta concludere, tra complesse vicende, dal cardinale Benedetto Stuart, duca di York. All’interno essa ospita, tra le varie opere di pregio, gli affreschi di Duilio Cambellotti della lunetta con croce policroma, la scena dell’Annunciazione nel catino centrale, i cantoni laterali decorati con croci di tralci di vite, e i due dipinti San Nicola Protettore di Colonna e la Tempesta sedata da San Nicola di Bari, rappresentante il miracolo del Santo.

Conclusa la prima tappa del nostro itinerario tra San Cesareo e Colonna, il nostro viaggiatore può spostarsi verso Zagarolo, cittadina ‘500esca che trova il suo fulcro in Palazzo Rospigliosi. Trasformato in residenza dal principe Marzio Colonna, originariamente si trattava di un castello eretto intorno all’anno 1000. A completare la trasformazione dell’edificio intervennero massicce implementazioni e decorazioni pittoriche: dagli affreschi dei manieristi cinquecenteschi, alle aggiunte dei fratelli Zuccari, dagli ornamenti dei Viola alle opere dei Vanvitelli. Palazzo Rospigliosi non è solo il cuore storico del paese ma anche quello culturale, ospitando al suo interno la Biblioteca comunale e il Museo del Giocattolo. È proprio nel museo – la cui collezione vanta circa 1000 pezzi provenienti da collezioni storiche che ripercorrono la storia del giocattolo dall’800 a oggi – che, nella sezione dei mezzi di trasporto, si trova uno dei più grandi trenini in movimento su rotaie d’Italia. Il percorso espositivo, infatti, pone particolare attenzione ai legami fra giocattolo e realtà socioculturale attraverso una serie di tematiche legate a luoghi e momenti della vita quotidiana.

A fare da ingresso al centro storico di Zagarolo vi è la Porta di San Martino, edificata agli inizi del XVII sec. in onore di papa Martino V: fiancheggiata da due massicci bastioni merlati, era anticamente coronata da un busto di Giove con aquila e fulmine poi sostituito da un grande stemma della famiglia Rospigliosi; sul retro è coronata da un timpano con al centro un busto marmoreo e ai lati bassorilievi raffiguranti armi, corazze e trofei a ricordo delle glorie dell’antica Roma. 

Proseguendo lungo il corso principale di Zagarolo, il visitatore può raggiungere in breve tempo la centralissima Piazza Guglielmo Marconi dall’inconfondibile stile architettonico vignolesco. Su di essa si affacciano alcuni tra gli edifici più rilevanti del paese: il Palazzo Gonfalonieri – oggi sede del Municipio – affiancato da un portico a tre arcate e il Palazzo di Giustizia. Menzione speciale merita l’antistante Chiesa di San Lorenzo Martire con la sua facciata barocca realizzata da Carlo Maderno a posteriori: fatta erigere da Camillo Colonna nel 1553 su una precedente chiesa del X sec., nel 1586 papa Sisto V le conferì il titolo di Basilica Minore e Collegiata. Al suo interno, opera di grande pregio è il Trittico del SS. Salvatore tra i Santi Pietro e Paolo, dipinto alla fine del XV sec. da Antoniazzo Romano.

Consigli e curiosità

– Per contestualizzare al meglio la storia e lo sviluppo territoriale dell’antica linea ferroviaria Roma-Fiuggi-Frosinone, è interessante ricordare che fino agli anni ‘80 i tre comuni nell’itinerario — San Cesareo, Colonna e Zagarolo — erano collegati proprio da quella ferrovia, oggi scomparsa. Nel suo percorso il nostro visitatore avrà modo di fare sosta nel centro abitato di San Cesareo: qui, lungo la via Casilina, si trova un’altra stazione della Roma-Fiuggi il cui fabbricato viaggiatori ospita attualmente una farmacia. A poca distanza da questa stazione si trovava il bivio da cui aveva origine la diramazione San Cesareo-Frascati, attraverso cui la ferrovia si congiungeva alle cosiddette tranvie dei Castelli Romani.

Contatti e orari

Ferrovia-Museo della Stazione di Colonna

San Cesareo (RM), Via Casilina 17

Info: info@ferroviamuseo.it | www.ferroviamuseo-colonna.it

Orari: venerdì-sabato-domenica 9:00-13:00/14:30-18:30

Palazzo Baronale

Colonna (RM), Via del Plebiscito 28

Info: info@comune.colonna.rm.it

Orari: sempre visibile al pubblico dall’esterno

Chiesa di San Nicola di Bari

Colonna (RM), Piazza Duca di Gallese 2

Info: +39069473101 | https://www.basilicasannicola.it/

Orari: lunedì-sabato 17:00-21:00 | domenica 9:00-19:00

Museo del Giocattolo

Zagarolo (RM), Palazzo Rospigliosi – Piazza dell’Indipendenza

Info: +390695769405 | museodelgiocattolo@comunedizagarolo.it | www.museogiocattolo.it

Orari: sab-dom 9:00-13:00/15:00-19:00 (inverno) | sab-dom 9:00-13:00/16:00-20:00 (estate)

Porta di San Martino

Zagarolo (RM), Borgo S. Martino 202

Info: urp@comunedizagarolo.it

Orari: sempre visitabile al pubblico

Chiesa Parrocchiale San Lorenzo

Zagarolo (RM), Piazza Guglielmo Marconi 1

Info: +39069524557 | https://diocesitivoliepalestrina.it/parrocchie/settima-vicaria/zagarolo-san-lorenzo-m/

Orari: giorni feriali 17:30-20:00 | giorni festivi 09:00-20:00