Area 3 – Itinerario 4

 Tracce di memoria: dalla terra alla fabbrica. Identità e territorio nella Valle del Sacco

  1. Museo Archeologico del Territorio “Toleriense” (museo I – Colleferro)

  2. Santa Maria di Piombinara (luogo di interesse I – Colleferro)

  3. Centro Direzionale e di Studi BPD (luogo di interesse II – Colleferro)

  4. Rifugi Antiaerei (luogo di interesse III – Colleferro)

  5. Centro Storico di Gavignano (luogo di interesse I – Gavignano)

  6. Museo della civiltà contadina di Gavignano (museo I – Gavignano)

Cosa lega Colleferro e Gavignano, due comuni di medie e piccole dimensioni situati nella Valle del Sacco, a est della provincia metropolitana? Una forte tradizione archeologica e contadina, evolutasi successivamente in tradizione industriale. Questo itinerario porterà, infatti, il nostro visitatore alla scoperta della storia e delle tradizioni locali di due paesi posti al confine con la provincia di Frosinone, facendolo curiosare tra aneddoti e miti di fondazione.

Il percorso inizia nel comune di Colleferro il cui nome, benché non abbia nulla a che fare con il metallo – si tratterebbe piuttosto della conversione del valore fonetico della F in V – presenta nella zona di Colle Pantanaccio un importante giacimento con resti di fauna fossile. Questi resti sono conservati presso il Museo Archeologico del Territorio “Toleriense” prima tappa di questo itinerario. Ubicato nella struttura dell’ex opificio BPD, il museo si articola in cinque sezioni tematiche principali, ciascuna dedicata a un periodo storico: paleontologia, preistoria e protostoria, periodo arcaico, periodo romano, altomedioevo e medioevo. A colpire anche il visitatore adulto, è sicuramente la sezione paleontologica, dove sono esposti non solo i resti fossili animali del Pleistocene, ma soprattutto una spettacolare riproduzione in scala reale di un elefante dalle zanne dritte (Palaeodoxodon antiquus). Nella sezione medievale, invece, sono conservati i reperti rinvenuti nelle aree dei castelli del territorio, tra cui soprattutto quelli degli scavi del Castello di Piombinara (XII-XVIII sec.): è proprio verso i resti della chiesa di S. Maria di Piombinara che il nostro turista, dunque, si dirige una volta conclusa la visita in museo. Di pertinenza dell’omonimo castello, si ha prima notizia della chiesa nel XII secolo. Abbattuta nel dopoguerra per fare spazio alla via Casilina lungo la quale sorge, di essa oggi rimane solo il campanile a pianta quadrata in blocchi irregolari di tufo ed un’area archeologica scavata e valorizzata dal Museo Archeologico in collaborazione con la Soprintendenza competente.

Sarà interessante, per il nostro turista, notare come la storia archeologica della cittadina di Colleferro sia intrinsecamente legata alla sua successiva trasformazione industriale proprio a partire dal Museo Archeologico: la BPD, acronimo della Bombrini Parodi-Delfino, è stata un’azienda italiana attiva in vari settori, ma soprattutto nella chimica, fondata nel 1912 da Giovanni Bombrini e Leopoldo Parodi-Delfino con lo scopo principale di produrre polvere da sparo ed esplosivi. Fu proprio attorno alla BPD che si sviluppò l’abitato di Colleferro, dove si trovava lo stabilimento principale dell’azienda, che attirò un forte flusso migratorio dalle campagne. L’Edificio Direzionale e di rappresentanza della società, posto lungo la Nuova Strada Carpinetana a conclusione dell’asse di connessione tra la parte superiore della città e la fabbrica, venne progettato tra il 1935 e il 1938 dal grande ingegnere e progettista Riccardo Morandi, noto per le sue strutture in cemento armato precompresso e per il recupero di edifici di pregio in pieno stile razionalista. Sempre opera di Morandi, adiacente all’edificio direzionale, progetto identitario della cultura industriale di Colleferro è anche il Centro Studi della BPD. Entrambi gli edifici si mostrano come volumi chiusi e geometrici in calcestruzzo e vetro, ben rispondenti alle esigenze funzionali dell’azienda e allo stile del razionalismo italiano di quegli anni.

Un importante monumento identificativo del periodo bellico sono i Rifugi Antiaerei: vennero scavati un totale di sei km di tunnel nelle colline che si trovavano all’interno della città. Erano inizialmente cave da cui veniva estratta la pozzolana per costruire i primi edifici per i lavoratori della BPD. I rifugi vennero divisi in “Villaggio Vecchio” e in “Villaggio Nuovo”, collimanti alla Colleferro esterna: il “Villaggio Vecchio” corrispondeva alla zona del quartiere di Santa Barbara mentre il “Villaggio Nuovo” corrispondeva alla zona di Colle Sant’Antonino e S. Anna.

Alla ricerca di quella natura artigianale e contadina da cui ogni borgo trae la sua linfa, il nostro turista si muove finalmente verso Gavignano, comune di poco meno di 2000 abitanti, situato sui Monti Lepini alla confluenza dei fiumi Rio e Sacco. Le origini romane della cittadina sono avvalorate dalla presenza di numerosi reperti archeologici nella zona Rossilli – tra cui un mosaico di origine alessandrina – e la documentata presenza di numerose ville patrizie lungo le vie consolari. Il massimo sviluppo del paese avviene, però, in epoca medievale quando sorgono numerose chiese e abbazie, tra cui la più nota e ancora esistente Abbazia Rossilli. A queste si accompagnano edificazioni di castelli e roccaforti, tanto che anche Gavignano assume le sembianze del castrum con cinta muraria e mastio. Il tour comincia proprio da Porta Napoletana: da qui il nostro visitatore si immerge nelle viuzze di un meraviglioso centro storico medioevale in pietra locale, potendo godere della visione di numerose case padronali e palazzi. Successivamente attorno al mastio viene edificato il Palazzo Baronale: di notevole imponenza, fu più volte rimaneggiato nel corso dei secoli, tanto che la storia della sua edificazione va di pari passo con la costruzione dell’abitato; nella residenza si avvicendarono Amato Conti (1044), Innocenzo III (1161) e il Cardinale Pietro Aldobrandini (1621).

Passeggiando per le vie del centro storico, il turista attento riesce subito a cogliere il peculiare effetto di giustapposizione che c’è fra l’agglomerato di piccole case medioevali di due, o al massimo tre piani, da un lato e le grandi dimensioni di Palazzo Baiocchi sul versante ovest e di Palazzo Traietto sul lato sud-est della cittadina. È proprio nel cuore di Gavignano che, ospitato nel Palazzo di Corte, si trova il Museo della civiltà contadina: nato con l’intento di ricostruire la storia della civiltà contadina e artigiana di inizio ‘900, più che come semplice esposizione di oggetti, il museo si offre come un luogo dove riuscire a sentire come ancora vivo e vicino un modo di vivere che si pensa, invece, tanto lontano. All’interno del museo si avvicendano diversi spazi espositivi nei quali sono stati ricreati gli angoli della vita dedita al lavoro, alla casa e alle cure parentali dei primi abitanti di Gavignano e dei paesi limitrofi diventati autonomi dopo l’unità d’Italia. Gli oggetti scelti come connotativi della quotidianità contadina ‘900esca sono l’aratro, l’orologio e la campana; a questi seguono gli angoli dedicati ai lavori comuni all’epoca e una seconda sala dedicata alla ricostruzione dell’umile ambiente domestico contadino e ai tradizionali lavori della donna casalinga. Gli ultimi ambienti sono, infine, destinati al divertimento e all’arte corale e musicale.

Consigli e curiosità

  • Oltre che per la sua storia archeologica, Colleferro ha una forte storia ‘900esca: ne sono testimonianza la città morandiana e i “rifugi antiaereo” che si snodano per ben 6 km sotto la cittadina.

Contatti e orari

Museo Archeologico del Territorio “Toleriense”

Colleferro (RM), Piazzale E. Berlinguer, 21
Info: +39069781169 | museo@comune.colleferro.rm.it | www.museoatt.it
Orari: lunedì 09:00-14:00 | martedì-mercoledì-giovedì-venerdì-sabato 09:00-17:00 (domenica a richiesta)

Castello Vecchio di Colleferro

Colleferro (RM), Via del Castello Vecchio
Info: +39069781169 | museo@comune.colleferro.rm.it
Orari: su prenotazione presso il Museo Archeologico del Territorio “Toleriense”

Centro Direzionale e di Studi BPD

Colleferro (RM), Corso Giuseppe Garibaldi 22
Info: +39069781169 | museo@comune.colleferro.rm.it

Rifugi Antiaerei

Colleferro (RM), Rifugio S. Anna, Via Roma e Rifugio S. Barbara, Via di Santa Bibiana
Info: +390697203202 | rifugi@comune.colleferro.rm.it
Orari: Rifugio S. Barbara, sabato 9:30 – 12:30 – Rifugio S. Anna, momentaneamente aperto su richiesta

Centro Storico di Gavignano

Gavignano (RM), Via Roma
Info: +39069703033 | comunegavignano@interfreepec.it
Orari: sempre visitabile al pubblico

Museo della civiltà contadina di Gavignano

Gavignano (RM), Piazza dei Caduti 1
Info: +393284929615 | info@museogavignano.it | www.museogavignano.it
Orari: mar-merc-giov 09:00-12:00 | sabato-domenica 10:00-17:00 (invernale) 10:00-13:00/15:00-19:00 (estivo)