Museo Archeologico
del Territorio Toleriense di Colleferro
Il Museo, inaugurato il 4 dicembre 1986, è ubicato all’interno di una struttura appartenente all’ex opificio B.P.D. e si articola in cinque principali sezioni tematiche (paleontologia, preistoria e protostoria, periodo arcaico, periodo romano, altomedioevo e medievo) disposte su un unico piano, valorizzate da un sostanzioso apparato didattico ed arricchite da numerosi plastici.
Notevole risalto è stato dato alla sezione paleontologica con la ricostruzione spettacolare in scala reale di un Palaeoloxodon antiquus (elefante dalle zanne dritte). Nella stessa sala sono esposti fossili appartenuti alla stessa specie e ad altri animali del Pleistocene medio tra cui quelli del Bos primigenius, dallo scavo del giacimento di Colle Pantanaccio.
Le testimonianze della più antica presenza umana, si riferiscono a gruppi di manufatti del Paleolitico inferiore, medio e superiore, fino al Neolitico cui appartengono quelli litici e ceramici provenienti da Colle Rampo un importante sito sul corso del fiume Sacco. Le più rilevanti tappe della protostoria attraversano l’età del Bronzo con testimonianze dal territorio, fino a materiali dell’età del ferro della cultura Laziale, del I millennio a.C., da un gruppo di capanne scavate in località Coste Vicoi, ai margini dell’abitato moderno.
Per fase arcaica e tardo arcaica del territorio (VI-IV sec. a.C.) sono da segnalare oggetti dell’abitato dei Muracci di Crepadosso (IV chilometro): si tratta di oggetti di uso domestico e materiale votivo da un santuario dedicato ad una divinità femminile. La fervente attività edilizia, conseguenza della colonizzazione romano-latina è documentata da materiali ceramici, epigrafici, numismatici e metallici da abitati e ville rustiche la cui vitalità accertata fino al periodo tardo imperiale.
Il passaggio tra tardoantico ed altomedioevo, è documentato dai materiali dei cimiteri paleocristiani di S.Ilario ad Bivium e Paliano, dell’abitato di Colle Cirifalco e dai corredi della necropoli di Casa Ripi. Nella sezione medievale sono conservati, infine, i reperti rinvenuti nelle aree dei castelli del territorio, in particolare dagli scavi del Castello di Piombinara (XII-XVIII secolo) e dell’abbazia di Rossilli.
Il museo è inserito in OMR (Organizzazione Museale Regionale).
Campagna fotografica realizzata nell’ambito del progetto “Oltre Roma” e finanziata dalla Regione Lazio, Avviso Pubblico “La cultura fa sistema 2021”