ll Museo Archeologico ‘Lavinium’
Il Museo Civico Archeologico Lavinium è stato aperto nel 2005 e il percorso espositivo rappresenta, in maniera del tutto innovativa, un perfetto bilanciamento tra un più tradizionale allestimento delle collezioni archeologiche e tecnologie multimediali di comunicazione.
A dare il benvenuto all’ingresso del museo è la statua di Minerva Tritonia. Questa spettacolare statua in terracotta, risalente al V secolo a.C., raffigura la dea Minerva, alla quale, nell’antica Lavinium, era dedicato un importante santuario. Dal deposito votivo legato al culto di Minerva, protettrice dei matrimoni e delle nascite, provengono le statue in terracotta esposte nella prima sala, databili tra il V e il III secolo a.C., realizzate a grandezza naturale e originariamente policrome, queste spiccano per bellezza, qualità esecutiva e cura del dettaglio. Dallo stesso deposito votivo provengono le teste votive allestite nella sala Mundus Mulibris: i gioielli e le acconciature, riprodotti fedelmente, testimoniano il lusso e il prestigio delle classi più ricche e nobili che frequentavano il santuario della dea.
Il percorso prosegue con una sala dedicata ad Enea, mitico eroe e fondatore di Lavinium. L’antica città era definita civitas religiosa per la presenza di numerosi e importanti santuari, tra cui il più importante è da individuarsi nell’area sacra dei Tredici Altari, che si trovava subito fuori e a sud dalla città. In questo luogo sacro furono rinvenuti numerosi e diversi materiali votivi; molto interessanti i vasi rituali a figure nere di importazione greca, fra cui la celebre coppa dei Dioscuri del VI sec. a.C. Il percorso espositivo è arricchito anche da corredi funebri di una delle necropoli protostoriche indagate, con tombe databili tra il IX e il VII sec. a.C..
La visita al Museo termina con una suggestiva sala dedicata al cosiddetto Heroon di Enea. La tomba era in origine coperta da un tumulo e forse appartenente a un personaggio importante del VII secolo a.C., che fu sepolto con i suoi preziosi oggetti personali. Alla fine del IV secolo a.C. avvenne la monumentalizzazione della tomba, ormai associata alla figura di Enea e dove si svolgevano rituali. Il monumento funerario fu così trasformato in una sorta di santuario con la costruzione di una cella inaccessibile e chiusa da una falsa porta in tufo a due battenti. Il monumento sorge vicino all’area sacra dei XIII Altari, entrambi accessibili attraverso visite guidate con partenza dal Museo Civico Archeologico Lavinium.
Il museo è inserito in OMR (Organizzazione Museale Regionale).
Campagna fotografica realizzata nell’ambito del progetto “Oltre Roma” e finanziata dalla Regione Lazio, Avviso Pubblico “La cultura fa sistema 2021”