Area 1 – Itinerario 6
Tracce mitologiche: eroi virgiliani tra Albano Laziale e Pomezia
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Porta Pretoria (luogo di interesse I – Albano Laziale)
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Tomba degli Orazi e Curiazi (luogo di interesse II – Albano Laziale)
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Cisternoni di Albalonga (luogo di interesse III – Albano Laziale)
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Museo della Seconda Legione Partica (museo I – Albano Laziale)
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Anfiteatro Severiano (luogo di interesse IV – Albano Laziale)
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Museo Civico di Villa Ferrajoli (museo II – Albano Laziale)
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Museo civico archeologico Lavinium (museo III – Pomezia)
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Santuario dei XII Altari e Heroon di Enea (luogo di interesse V e VI – Pomezia)
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Murales L’antiporta – Biblioteca Comunale (luogo di interesse VII – Pomezia)
A circa 30 minuti di distanza in macchina, le città di Albano Laziale e Pomezia hanno una storia archeologica che le unisce a partire dal mito di fondazione da parte dell’eroe troiano Enea. Albano Laziale, secondo la legenda di Albalonga, sarebbe stata fondata da Ascanio sul luogo indicato da una scrofa apparsa in sogno al padre Enea: una metafora, per sottolineare il ruolo di madre che la mitica città – da cui deriva il toponimo Albano – ebbe nei confronti dei Latini. Pomezia, invece, anticamente nota come Lavinium, sarebbe proprio la città fondata dall’eroe virgiliano sbarcato sulle sue spiagge dopo l’incendio di Troia. Il nostro viaggiatore curioso e amante di archeologia troverà, quindi, nelle due cittadine il percorso più adatto per lui.
L’itinerario del nostro turista partirà dal cuore di Albano Laziale, potendosi così rendere subito conto di come l’assetto topografico del centro urbano attuale sia in parte legato alla conformazione del castrum, accampamento fortificato di forma rettangolare racchiuso da un possente muro di cinta in opera quadrata. Realizzato su ordine di Settimio Severo tra la fine del II e l’inizio del III secolo d.C. per ospitare la Seconda Legione Partica, a poche miglia da Roma, ne garantiva la sicurezza. I circa 6.000 legionari, alloggiati nel Castrum, e le rispettive famiglie, dislocate invece nell’area immediatamente esterna, formarono, insieme ad artigiani e commercianti, un consistente aggregato urbano. Del Castrum sono oggi visibili tratti del muro di cinta e le rovine dell’imponente Porta Pretoria (su via Corso G. Matteotti), principale accesso a tre fornici ai Castra Albana, sul lato prospiciente la via Appia antica (attuale Viale Rinascimento). Sul tracciato della via Appia era allineata la monumentale Tomba detta “degli Orazi e Curiazi”, edificio funerario di età tardo repubblicana dalla singolare articolazione volumetrica, forse ispirata alla tomba di Arunte. La tradizionale denominazione, tutt’altro che provata, si ispira al celebre duello tra le due famiglie più rappresentative di Romani e Albani, in realtà avvenuto all’altezza del V miglio dell’Appia.
Nell’area del Castrum furono inglobati monumenti più antichi: tra questi i Cisternoni, monumentale riserva idrica a pianta trapezoidale, articolata in cinque navate coperte da volte a botte sostenute e trentasei pilastri, che, alimentati da acquedotti e sorgenti, garantivano l’approvvigionamento idrico al contesto circostante. All’epoca del Castrum risale anche l’Anfiteatro Severiano: posto oltre il lato nord-est del castrum e originariamente alto 22 mt, ha forma ellittica. È ancora ben leggibile l’arena, il lato Nord intagliato nel tufo affiorante, gli ingressi trionfali e il piano terra e il primo piano del lato Sud, sostenuto da fornici voltati che sostenevano a loro volta le gradinate e una parte degli ingressi trionfali. I legionari del Castrum potevano, inoltre, usufruire anche di un monumentale edificio termale, tra le rovine delle quali si è sviluppato nel medioevo il quartiere di Cellomaio. Tra gli ambienti sostruttivi delle Terme è ospitato il Museo della Seconda Legione Partica, interamente dedicato a questo corpo militare, con riproduzione in scala reale delle figure militari presenti nella legione, e reperti archeologici recuperati negli scavi del Castrum stesso. La visita di Albano Laziale termina, dunque, quasi come una materiale cronistoria, presso il Museo Civico di Villa Ferrajoli, ospitato in un villino della prima metà dell’Ottocento dallo stile neoclassico da cui prende nome, il quale presenta un’esposizione permanente articolata su tre piani con oltre duemila reperti archeologici narranti la storia di Albano dal paleolitico inferiore fino al Rinascimento.
Il percorso del nostro viaggiatore alla scoperta delle mitiche città virgiliane del Lazio riparte, quindi, alla volta di Pomezia, proprio dal Museo Archeologico Lavinium in Via Pratica di Mare, dove ha la possibilità di osservare numerosi materiali votivi che si riallacciano al mitico eroe troiano, provenienti dal Santuario dei XIII Altari. Non solo eroi maschili, ma anche dee femminili simboleggiano l’antica Lavinium: è il caso della statua della dea Minerva Tritonia a cui era dedicato un importante santuario e al cui culto sono associate molte statue in terracotta databili tra V e III sec a.C., che dà il benvenuto al visitatore nel museo. Dal deposito votivo legato al culto di Minerva, protettrice dei matrimoni e delle nascite, provengono anche le statue in terracotta esposte nella prima sala, databili tra il V e il III secolo a.C., realizzate a grandezza naturale e originariamente policrome, spiccanti per bellezza, qualità esecutiva e cura del dettaglio. Dallo stesso deposito votivo provengono le teste votive allestite nella sala Mundus Muliebris: i gioielli e le acconciature, riprodotti fedelmente, testimoniano il lusso e il prestigio delle classi più ricche e nobili che frequentavano il santuario della dea. Il percorso museale continua proprio con una sala dedicata ad Enea: l’antica città era definita civitas religiosa per la presenza di numerosi e importanti santuari, tra cui il più importante è da individuarsi nell’area sacra dei Tredici Altari, che si trovava subito fuori e a sud dalla città. In questo luogo sacro furono rinvenuti numerosi e diversi materiali votivi; molto interessanti risulteranno i vasi rituali a figure nere di importazione greca, fra cui la celebre coppa dei Dioscuri del VI sec. a.C.
La visita al Museo termina con una suggestiva sala dedicata al cosiddetto Heroon di Enea. La tomba era in origine coperta da un tumulo e forse appartenente a un personaggio importante del VII secolo a.C., che fu sepolto con i suoi preziosi oggetti personali. Alla fine del IV secolo a.C. avvenne la monumentalizzazione della tomba, ormai associata alla figura di Enea e dove si svolgevano rituali. Il monumento funerario fu così trasformato in una sorta di santuario con la costruzione di una cella inaccessibile e chiusa da una falsa porta in tufo a due battenti. Il monumento sorge vicino all’area sacra dei XIII Altari, entrambi accessibili attraverso visite guidate con partenza dal Museo Civico Archeologico Lavinium. Il viaggio del nostro turista archeologo termina, con un balzo temporale verso i nostri giorni, presso Largo Catone dove è attratto dall’edificio della Biblioteca Comunale Ugo Tognazzi: lungo le sue pareti esterne, infatti, lo street artist Agostino Iacurci ha realizzato un vivacissimo murales intitolato L’Antiporta, in cui si intrecciano storie e simboli dell’Eneide che richiamano la fondazione mitica della cittadina alla storia e all’arte contemporanea.
Consigli e curiosità
- Consigliamo al nostro turista di visitare Albano e Pomezia durante la seconda settimana di settembre, per poter vivere il clima festoso del Bajocco Festival albanense e potersi concedere qualche ultimo tramonto sul mare: ipotizzando anche un pernotto, il visitatore potrà diluire su due giornate le uscite culturali, concedendosi un divertente svago nella sera durante la festa degli artisti di strada che riesce da sempre a coinvolgere grandi e piccini.
Contatti e orari
Porta Pretoria
Albano (RM), Via Alcide De Gasperi
Info: +390693295443/4 | +39069323490 | www.museicivicialbano.it
Orari: il monumento è perfettamente visibile dall’esterno; per entrare nell’area recintata rivolgersi al Museo Civico di Villa Ferrajoli
Tomba degli Orazi e Curiazi
Albano (RM), Via della Stella
Info: +390693295443/4 | +39069323490 | www.museicivicialbano.it
Orari: il monumento è perfettamente visibile dall’esterno; per entrare nell’area recintata rivolgersi al Museo Civico di Villa Ferrajoli
Cisternoni dei Castra Albana
Albano (RM), Via Aurelio Saffi
Info: +390693295443/4 | +39069323490 | www.museicivicialbano.it
Orari: su prenotazione negli orari di apertura del Museo Civico di Villa Ferrajoli
Anfiteatro Severiano
Albano (RM), Via Anfiteatro Romano
Info: +390693295443/4 | +39069323490 | www.museicivicialbano.it
Orari: su prenotazione negli orari di apertura del Museo Civico di Villa Ferrajoli
Museo della Seconda Legione Partica
Albano (RM), Via Volontari del Sangue 6/8
Info: +390693263159 | +390693295443/4 | +39069323490 | www.museicivicialbano.it
Orari: 09.00-13.00 (lunedì-sabato, I e III domenica); 15.30 – 18.30 (lunedì e giovedì)
Museo Civico di Villa Ferrajoli
Albano (RM), Viale Risorgimento 3 | www.museicivicialbano.it
Info: +390693295443/4 | +369069323490 | direzionescientifica.museo@comune.albanolaziale.rm.it
Orari: 09.00-13.00 (dal lunedì al sabato, II e IV domenica); 15:30-18:30 (lunedì e giovedì)
Museo civico archeologico Lavinium
Pomezia (RM), Via Pratica di Mare 4
Info: +390691984744 | museo.lavinium@comune.pomezia.rm.it | www.museolavinium.it
Orari: mar-giov 09-13/15-18 | merc-ven 09-13 | sab-dom-festivi 10-13/15-18
Santuario dei XII Altari e Heroon di Enea
Pomezia (RM), Via del Mare
Info: +390691984744 | museo.lavinium@comune.pomezia.rm.it | www.museolavinium.it
Orari: visite guidate su prenotazione presso il museo civico archeologico di Pomezia
Murales L’antiporta
Pomezia (RM), Largo Catone – Biblioteca Civica “Ugo Tognazzi”
Info: +390691146288 | biblioteca@comune.pomezia.rm.it
Orari: sempre visitabile al pubblico